tornato.

Damon Salvatore
Damon

Lo so,ero sparito da Mysti Falls per un sacco di tempo,ma questa città era talmente noisa che avevo bisogno di cambiare aria. Tornato a "casa" decisi di andare al Mystic Grill così,per farmi una semplice bevuta. Accennai un leggero sorriso quando ripensai ad Elena,era da un pezzo che non la vedevo,ed ero sparito senza dirle nulla. Le manderò un messaggio domani. Pensai mentre parcheggiavo la macchina davanti al locale. Una volta entrato mi sedetti su uno sgabello ordinando il mio solito bicchiere di whisky.

alexandra bellmount
alex


Come premio alla mia condotta non esattamente esemplare e da brava ragazza ero stata spedita in quella cittadina sperduta del cazzo . New York me l'ero ormai lasciata disperatamente alle spalle spalle , era lontana la mia vecchia vita , i miei vecchi amici. Avevo gironzolato per il paese finendo col trascorrere il pomeriggio chiusa in casa a guardare un film con il computer , la mia unica salvezza . Scesa la sera la zia mi aveva consigliato l'unico locale del paese e ritrovo dei ragazzi del posto e non avendo niente di meglio da fare ora stavo posteggiando proprio di fronte all'ingresso. Entrai guardandomi intorno , come previsto era frequentato da ubriaconi e sfigati. Presi posto a uno sgabello vicino al bancone ordinando un drink fruttato e guardandomi ancora in giro. L'unica persona un minimo interessante era un ragazzo dai profondi occhi color ghiaccio seduto non lontano da me , gli sorrisi appena e tornai al mio drink

Damon Salvatore
Damon

Quel posto era rimasto esattamente come me lo ricordavo: una merda. Ma del resto quello era l'unico bar ed era anche l'unico posto in cui potevi divertirti,un minimo. Nessuno sapeva del mio ritorno,nemmeno Stefan. Poco male. Sorseggiai il mio drink con noia,fissando il bancone,e solo raramente lanciavo occhiate intorno a me. In una di quelle occhiate fugaci incrociai lo sguardo di una ragazza,mai vista prima. MI sorrise. Beh,forse avevo trovato il mio divertimento di quella sera. Sempre con i gomiti appoggiati al bancone le sorrisi a labbra serrate alzando il bicchiere verso di lei a mo'di saluto,per poi riattaccare il bordo di vetro alla bocca,spostando il mio sguardo altrove.

alexandra bellmount
alex


Non sembrava esserci granchè da fare in quella città se non passare le serate a riempirsi la pancia di birra giocando a carte. E oltre al fatto che ero stata condannata a vivere in questo carcere formato città dovevo anche terminare il liceo dato che l'anno scorso tra le altre cose ero stata bocciata. Già mi vedevo circondata se secchioni sbavanti e sfigate depresse. Quel ragazzo se non altro era un bel vedere , mi sorrise alzando il bicchiere verso di me mentre il pensiero che forse potevo combinare qualcosa di divertente cominciava a prendere forma nella mia testa. Indicai con lo sguardo il posto libero accanto a me , non avevo mai avuto problemi a conquistare un ragazzo.

Damon Salvatore
Damon

"Casualmente" lo sguardo mi ritornò sulla mora sconosciuta. Accennai un leggerso sorriso sarcastico quando con gli occhi indicò lo sgabello libero vicino a lei. Lo guardai per qualche secondo prima di finire in un solo sorso il mio drink. Mi guardai un attimo attorno...Beh,non è che ci fosse poi così tanto da fare,e poi iniziavo ad avere sete,e dicerto non ero un puritano come Stefan. Con un sospiro mi alzai,andomi a sedere vicino a lei. Cosa non si fa pur di mangiare...Altri due whisky. Dissi al barman. Sei nuova...non ti ho mai visto da queste parti... Le dissi guardando altrove. Quella cosa era veramente patetica,al limite del ridicolo,però se volevo concludere qualcosa dovevo pur fare qualcosa,no? Così puntai gli occhi su di lei in attesa di una risposta...e dei drink.

alexandra bellmount
alex


Finii il mio drink proprio mentre lui prendeva posto vicino a me e ne ordinava altri due . Ora potevo guardarlo meglio ed era davvero attraente , gli occhi erano di un azzurro quasi magnetico e emanava un'aura di misteriosità che mi attrava come una calamità. Mordicchiai provocatamente la cannuccia guardandolo al di sopra del bicchiere
Nuovissima . Mi sono appena trasferita , purtroppo. risposi sorridendo maliziosa.

Damon Salvatore
Damon

Accennai una leggera risata divertita nel sentire le sue parole. Già,questa città fa schifo. Dissi confermando ciò che aveva detto prima. Sentì poi il vetro poggiarsi sul legno del bancone. I drink. Presi il mio,iniziando a sorseggiarlo come il primo. Non le chiesi il motivo per cui si fosse trasferita,sinceramente non me ne poteva fregare di meno,però il suo nome lo volevo sapere,almeno quello. E ti chiami...? Le chiesi guarandola oltre il bordo del bicchiere che si appoggiò alle mie labbra dopo quella domanda semplice.

alexandra bellmount
alex


Fortunatamente non mi chiese il motivo del mio trasferimento , e gliene fui silenziosamente grata: avevo ripetuto quella cazzo di storia fino alla nausea. L'arrivo dei drink spezzò il piccolo silenzio che si era creato , buttai giù il whisky in un sorso solo. Mi scaldò immediatamente lo stomaco , avevo intenzione di prendermi una sbronza da record possibilmente in buona compagnia. Posai il bicchiere sul legno sporco del bancone e tornai a guardarlo
Alexandra , ma puoi chiamarmi Alex. E tu uomo del mistero come ti chiami?

Damon Salvatore
Damon

Presi un piccolo sorso,mentre la ragazza se lo scolò tutto. Appoggiai lentamente il bicchiere ancora pieno sul bancone,emntre con le dita giocai con il bordo di vetro. Alex...beh,bel nome. Accennai un leggero sorriso divertito quando mi chiamò "uomo del mistero". Damon. Dissi semplicemente per poi velocemente prendete in mano in bicchiere e scolarmi il contenuto. Appoggiato il bicchiere vuoto sul bancone,avvicinai un poco il mio viso al suo. Beh...Alex...sarai nuova ma hai già molti "spasimanti"... Dissi in tono strafottente,con il medesimo sorriso, indicando con il dito dietro di lei. Era così divertente vedere tutti quei ragazzi sbavare per una che molto probabilmente sarebbe morta quella sera.

alexandra bellmount
alex


La sua voce era calda e sensuale , parlava gentilmente come un gentil'uomo di un'altra epoca. Gli sorrisi giocando con una ciocca di capelli e poi mi voltai a guardare alle mie spalle: ragazzini sbavanti mi occhieggiavano con bramosia e desiderio , sempre la stessa storia. Per quel che mi riguardava potevano benissimo andarsene a casa a farsi le seghe chiusi in bagno.
Non sono di mio interesse. Ho trovato qualcuno di più interessante.. risposi maliziosamente alludendo chiaramente a lui . Mi tolsi il giubbetto che indossavo , l'alcool cominciava a scaldarmi il sangue. Portavo un canottiera aderente che metteva in risalto il mio fisico da modella che era l'invidia di tutte le ragazze.

Damon Salvatore
Damon

Abbassai lo sguardo a terra sorridendo divertito. Beh,facevano davvero pena,più quel locale. Alzai poi gli occhi,soffermandomi sul gruppo di ragazzini sbavanti. Uno di loro mi fissava,e io sapevo anche il perchè. Una volta avevo tentando di ucciderlo,ma il bastardo era sopravvisuto,non mi aveva riconosciuto,altrimenti avrebbe già inizianto ad urlare,figuriamoci...Il sorriso mi morì sulle labbre,lo sguardo si fece gelido. Lo fissai per un pò. Mi sono stufato di stare quì. Dissi di punto in bianco alla ragazza. Lasciai sul bancone anche troppo per tre whisky. Che fai,vieni con me? Le chiesi mentre prendevo la giacca e senza nemmeno aspettare una sua risposta mi avviai verso l'uscita.

alexandra bellmount
alex


Ce ne hai messo di tempo a chiedermelo tesoro. risposi scivolando agilmente giu dallo sgabello e uscendo dal locale dietro di lui. Era una serata tiepida e piacevole , il cielo era punteggiati di piccole stelle luminose come diamanti su un elegante velluto nero. Lo trovai ad aspettarmi appoggiato a un palo appena fuori dal locale , accesi una sigaretta e lo raggiunsi .
Allora ragazzo di Mystic Falls , dov le poertate le ragazze rimorchiate nel bar in questa città?

Damon Salvatore
Damon

Uscendo lanciai un'occhiata al ragazzo,che subito abbassò lo sguardo. Aspettai la ragazza fuori,con la schiena appoggiata ad un palo lì vicino,non lontano dalla mi auto, Staccai la schiena solo quando mi chiese dove l'avrei portata. Accennai uno dei miei sorrisi sghembi aprendole lo sportello della mia auto. Non ci sarebbe gusto se te lo dicessi. Le schioccai,aspettando che entrasse in auto. Una volta entrara chiusi il suo sportello ed entrai a mia volta,mettendo poi in moto.

alexandra bellmount
alex


Galante e misterioso , decisamente la serata stava prendendo delle inaspettate e alquanto piacevoli pieghe. Salì sulla sua macchina , una gran bella macchina tra parentesi e mi rilassai sul sedile.
Adoro le sorprese.gli sussurrai all'orecchio

Damon Salvatore
Damon

Accennai un leggero sorriso diverito,a labbra serrate,quando mi sussurrò che le piacevano le sorprese. Non staccai mai gli occhi dalla strada. Guidai in modo veloce,forse troppo,ma che ci potevo fare? Adoravo il pericolo. Dopo qualche minuto di strada parcheggiai davanti ad una grande villa. Aspettai che scendesse anche lei e poi chiusi l'auto. Benvenuta a casa Salvatore. Le dissi lanciandole un'occhiata veloce,avviandomi verso la porta di casa.